Pochi giorni fa Caritas Ambrosiana ha pubblicato il rapporto “La povertà nella diocesi ambrosiana. Dati 2024″, che analizza la situazione della povertà nella diocesi di Milano e nella città metropolitana, basandosi sui dati raccolti da 168 centri di ascolto e servizi specifici che assistono le persone in difficoltà socioeconomica.
Oltre all’invito a leggere integralmente il documento, in questo articolo sono riportati alcuni dati e considerazioni sintetiche.
Profilo delle persone assistite
- Il campione comprende prevalentemente persone che si rivolgono ai centri di ascolto, con difficoltà economiche, una bassa istruzione (circa il 58% con al massimo licenza media) e spesso con figli minorenni, che rappresentano uno dei principali fattori di impoverimento.
- L’occupazione è precaria: la maggior parte è disoccupata da oltre un anno o da meno di un anno (49,1%), e cresce la situazione dei “working poor“, cioè persone occupate che comunque vivono in condizione di fragilità economica. La fragilità lavorativa e la precarietà sono cause chiave della povertà.
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L’età media include circa il 19% di giovani under 35, una presenza più significativa rispetto alle statistiche ufficiali, specie tra immigrati comunitari e extracomunitari. Gli immigrati rappresentano il 65,5% delle persone assistite, con un aumento negli ultimi due anni.
Bisogni e richieste principali
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I bisogni più urgenti sono legati a reddito insufficiente, occupazione e problematiche abitative.
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Le richieste più frequenti riguardano beni alimentari (anche se in lieve diminuzione rispetto agli anni precedenti), ascolto, vestiario, richieste di lavoro a tempo pieno e sussidi per bollette, tasse e spese sanitarie.
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Il disagio abitativo è segnalato in circa il 14% dei casi, sebbene possa essere sottostimato a causa della difficoltà dei servizi nel rispondere a questa esigenza.
Osservazioni e considerazioni finali
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La povertà nella diocesi ambrosiana non cresce più in termini quantitativi, ma si manifesta con fragilità e incertezza crescenti, spesso in forme croniche.
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La presenza di figli e la condizione di lavoratori poveri sono fattori decisivi nell’accentuare l’impoverimento.
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L’impegno di Caritas è duplice: rispondere ai bisogni materiali e offrire accompagnamento per favorire l’emancipazione e l’inclusione sociale.
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C’è una crescente richiesta di aiuto da parte degli anziani, che sono in aumento tra gli assistiti per motivi sia economici sia di isolamento sociale.
Complessivamente, il rapporto evidenzia una povertà che non è solo materiale, ma coinvolge anche aspetti di fragilità sociale, lavorativa, abitativa e relazionale e sottolinea l’importanza degli interventi integrati di accompagnamento e sostegno che Caritas Ambrosiana mette in campo.