Avviamoci al Natale con il proposito di viverlo con sobrietà. Cosa significa? Non certo un evento in cui manchino la festa, il desiderio, la gioia di stare insieme e di celebrare nell’incarnazione l’ingresso di Gesù nel mondo. Solo liberando questo giorno da tutto ciò che il consumismo gli ha costruito intorno potremo viverlo veramente e conservarne lo spirito ogni giorno. Cerchiamo in Avvento di assumere comportamenti virtuosi per prepararci adeguatamente al Natale.
I di Avvento – È tempo di smettere di lamentarsi
Davvero non abbiamo tempo per dedicarci a familiari e amici, i nostri impegni sono così irrinunciabili? Fermiamoci, includiamo nella nostra vita pensieri e atteggiamenti positivi, consideriamo il tempo di attesa come un regalo. “È un ritorno alla semplicità che ci permette di fermarci a gustare le piccole cose, di ringraziare delle possibilità che offre la vita senza attaccarci a ciò che abbiamo né rattristarci per ciò che non possediamo”. (Laudato Si’, 222).
II di Avvento – È tempo di usare la parola amore nel suo vero significato
Usiamo spesso a sproposito la parola “amore”, impariamo a usarla associandola a quanto di unico abbiamo a cuore. Gesù “sapeva stare pienamente presente davanti a ogni essere umano e davanti a ogni creatura e così ci ha mostrato una via per superare l’ansietà malata che ci rende superficiali, aggressivi e consumisti sfrenati” (Laudato Si’, 226).
III di Avvento – È tempo di apprezzare l’abbondanza della creazione di Dio
La Parola, soprattutto attraverso il Vangelo, ci fornisce insegnamenti per scoprire e annunciare il buono, il vero e il bello: la misericordia di Dio, la sua generosità, il suo amore verso l’uomo. “Non basta la ricerca della bellezza nel progetto, perché ha ancora più valore servire un altro tipo di bellezza: la qualità della vita delle persone, la loro armonia con l’ambiente, l’incontro e l’aiuto reciproco” (Laudato Si’, 150).