Verbale del Consiglio Pastorale del 6 giugno 2022
OdG:
- Compieta.
- Approvazione verbale del Consiglio Pastorale del 28/02.
- Presentazione sintesi risposte questionario proposto dal Gruppo Barnaba e riflessione comune sui dati emersi-
- Lettura situazione dell’iniziazione cristiana e individuazione di linee guida pastorali per il prossimo anno pastorale.
- Situazione economica asilo parrocchiale san Giuseppe.
- Presentazione programma O.V.EST.
- Riflessioni sull’oratorio.
- Varie ed eventuali.
Punto 1 – Dopo la recita di compieta don Fabrizio, leggendo e commentando il Vangelo odierno (Lc 21, 1-4) esorta i consiglieri a chiedersi che cosa di sé stiano dando al Consiglio Pastorale ed alla comunità che non sia “superfluo” ma sincero interesse ed impegno. Per questo chiediamo a Gesù di darci occhi che ci permettano di vedere i bisogni reali che ci sono al di là della realtà immediata.
Punto 2 – Viene approvato all’unanimità il verbale del Consiglio Pastorale del 28/02/2022.
La segretaria chiede di anticipare il punto 7 dell’OdG per permettere un’ampia discussione. I consiglieri approvano.
Punto 7 – D. Nicoli riporta una riflessione di don Rigoldi sulla speranza da alimentare sempre. Il gruppo degli animatori dell’oratorio ha registrato un cambiamento che non esitano a definire epocale: sono cambiati i ragazzi e gli adolescenti sia per la passata pandemia che per un normale processo fisiologico, deve quindi cambiare anche l’oratorio. Il numero dei giovani presenti agli incontri è elevato come non accadeva da tempo e la frequentazione costante; il percorso di catechesi degli adolescenti è diventato il corso per preparare gli animatori dell’oratorio estivo. Non si può perdere questa occasione. Il confronto con don Fabrizio e don Alessandro è continuo. Sono stati effettuati primi interventi necessari con l’aiuto di due papà, dei ragazzi e dei consiglieri Lodi e Molla in vista dell’oratorio estivo. Servono una progettualità degli interventi, una consapevolezza delle possibilità economiche e come coordinarsi in vista degli interventi futuri. N. Bonetti ricorda che, al di là del progetto complessivo, ci deve essere un serio interesse a dar seguito a un progetto educativo e un progetto educativo regge se la struttura è adeguata alle esigenze. Il Consiglio Pastorale all’unanimità è d’accordo nel sostenere la proposta di un progetto educativo da portare avanti nel nuovo anno pastorale, nel favorire un incontro tra gli animatori e i membri del Consiglio affari economici che porti alla scelta di un referente per la contabilità dell’oratorio che lavori con i giovani impegnati nel progetto.
Punto 3 – I dati che riguardano la risposta della nostra comunità al questionario sulla sinodalità proposto dal Gruppo Barnaba sono deludenti: la partecipazione è stata molto scarsa, l’età media dei partecipanti alta. Si rileva da parte della quasi totalità dei consiglieri che le domande proposte erano complesse, dare riposte sintetiche difficile. La modalità scelta si univa alla difficoltà di comprendere a cosa servisse questa consultazione. Raccogliendo le osservazioni, don Fabrizio propone al Consiglio Pastorale di pensare ad uno strumento per raggiungere la comunità e mettersi in ascolto cercando linguaggio e modalità adeguate, dalla “Vigna” al sito della comunità a Facebook.
Punto 4 – Dando seguito alle osservazioni già proposte nello scorso Consiglio Pastorale, don Fabrizio fa notare come, dopo la Cresima, si assista ad un calo nella frequenza della catechesi e nella partecipazione alle celebrazioni. Dopo il Battesimo non si considera necessario da parte delle famiglie continuare il cammino della iniziazione cristiana. Per questo la Diaconia e le catechiste avevano deciso una sospensione per invitare le famiglie a riflettere e decidere responsabilmente. L’adesione delle famiglie dei bambini coinvolti nella prima Comunione e nella Cresima non è stata molto soddisfacente. Don Fabrizio ha richiesto dei corsi di formazione per i catechisti aperti a tutta la comunità educante, cioè a tutti coloro che si occupano a diversi livelli dell’educazione di bambini e ragazzi. Don Fabrizio sostiene che la modalità di approccio vada cambiata gradualmente con l’obiettivo di coinvolgere sempre più le famiglie nel percorso. Don Alessandro parla della difficoltà delle famiglie a ritrovarsi, ad aprirsi al dialogo tra loro e l’oratorio potrebbe essere un catalizzatore. Bisogna evangelizzare il desiderio di ritrovarsi. N. Bonetti dichiara che il decanato dovrebbe avere una posizione chiara e univoca sulle modalità del percorso di educazione spirituale. Una posizione motivata, forte e comune sul rimandare la partecipazione ai sacramenti sarebbe molto efficace.
Punto 5 – Don Fabrizio legge i dati relativi alla situazione economica dell’asilo parrocchiale S. Giuseppe che farà registrare una perdita di € 73.000. La situazione è stata esaminata anche con l’aiuto di consulenti della Curia. Poche sono le possibilità aperte per una soluzione, sarà necessaria una riduzione del personale assunto (se la situazione Covid-19 lo permetterà), un ulteriore esame delle spese sostenute ma soprattutto coinvolgere l’Amministrazione Comunale e gli altri enti territoriali che si occupano dell’infanzia in una riflessione generale sull’argomento in prospettiva futura.
Punto 6 – Don Alessandro presenta le linee generali di svolgimento dell’O.V.EST. Gli iscritti sono più di 280 anche se non tutti parteciperanno costantemente, l’accoglienza sarà dalle 7.30 alle 17.30 con giochi, laboratori, possibilità della mensa. Sono importanti il gruppo di 50 animatori che saranno affiancati dagli educatori e il team di adulti che collabora nella gestione delle varie necessità. Il tema sarà BATTICUORE: conoscere e leggere le emozioni. Don Alessandro si augura che la passione educativa spinga altri adulti a prendersi cura di parte delle attività oratoriane.
Punto 7 – M. Gadda riferisce che la Caritas parrocchiale è fortemente impegnata a far fronte alle richieste di alloggio e sostentamento delle famiglie ucraine presenti nel nostro territorio. Le difficoltà sono molte, pur nella collaborazione con gli enti locali non sempre trovare soluzioni anche temporanee è possibile. Sarà necessario ripensare ad una modalità di intervento comune.