In occasione della Giornata per la vita di domenica 2 febbraio la nostra CP invita i genitori dei bambini e delle bambine che hanno ricevuto il sacramento del Battesimo nel 2024 alla Santa Messa delle ore 11.15.
In questa pagina è possibile leggere l’invito rivolto ai genitori e il messaggio preparato dalla nostra CP per la Giornata per la vita 2025. A questo link, invece, è possibile leggere il messaggio della CEI.
Ai genitori dei bambini e delle bambine che hanno ricevuto il Battesimo nel 2024:
Un affettuoso saluto a voi genitori che nello scorso anno avete portato una nuova vita a Dio e nella nostra comunità. Ci auguriamo di trovarvi sempre fiduciosi nel vivere con le vostre figlie e figli il cammino della loro crescita.
Vi invitiamo con i vostri bambini e bambine domenica 2 febbraio alle ore 11.15 nella chiesa di San Martino a Vergiate per celebrare insieme la “Giornata per la vita“.
In questo anno giubilare i Vescovi ci ricordano che trasmettere la vita è speranza per il mondo di fronte alla paura del futuro, all’incertezza sugli sviluppi della situazione mondiale che ci turbano nel profondo, soprattutto guardando alle vostre bambine e ai vostri bambini.
Ritrovarci insieme per pregare e ascoltare una testimonianza sull’impegno nella quotidianità per la crescita armoniosa dei vostri e nostri bambini e bambine ci darà forza, speranza, gioia.
Vi chiediamo di portare la candela consegnatavi il giorno del Battesimo come segno per sostenere la scelta fatta quel giorno.
Cortesemente, confermate o meno la vostra presenza via mail o WhatsApp (340 8447723). Troverete parcheggio presso l’oratorio in via Locatelli.
Giornata per la vita 2025
Celebriamo oggi la 47ª Giornata nazionale per la Vita nel contesto del Giubileo e la Conferenza dei vescovi italiani ci ricorda che trasmettere la vita è speranza per il mondo.
La Scrittura ci presenta un Dio che ama la vita: la desidera e la diffonde con gioia in molteplici e sorprendenti forme nell’universo da Lui creato e sostenuto nell’esistenza; ama in modo particolare gli esseri umani, chiamati a condividere la dignità filiale e a essere partecipi della stessa vita divina.
Ma come nutrire speranza? Assistiamo a una “strage degli innocenti” che non può trovare alcuna giustificazione razionale o etica. Non solo lascia uno strascico infinito di dolore e di odio, ma induce molti – soprattutto i giovani – a guardare al futuro con preoccupazione, fino a pensare che non valga la pena impegnarsi per rendere il mondo migliore e sia meglio evitare di mettere al mondo dei figli.
Tutto ciò è in primo luogo il risultato di una profonda mancanza di fiducia, che invece costituisce l’ingrediente fondamentale per lo sviluppo della persona e della comunità.
La speranza si manifesta in scelte che esprimono fiducia nel futuro. Ciò vale non solo per le nuove generazioni. Partendo dalla nostra fede e carità vissute dobbiamo promuovere la cultura della vita mediante la proposta del valore della maternità e della paternità responsabili, della dignità inalienabile di ogni essere umano in ogni momento della vita e con la propria storia, della responsabilità di ognuno per contribuire al futuro del Paese mediante politiche familiari efficaci e stabili nel tempo a partire dalla nostra realtà locale.
Dobbiamo pregare e impegnarci per favorire nuove nascite e custodirle come bene prezioso per tutti, non solo per i loro genitori.
Confidiamo nella grazia particolare di questo anno giubilare, che porta il dono divino di “nuovi inizi”: quelli che la speranza regala a chi è bloccato dalla disillusione e dal cinismo per percorrere una nuova strada, insieme a Dio e alla comunità tutta.