In occasione di “M’illumino di meno” – la Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili (16 febbraio) -, si rinnova l’appuntamento con la marcia per la Terra, che sarà lunedì 19 febbraio. Il corteo partirà dalla cappelletta di Sant’Eurosia alle ore 18.00 per giungere in piazza Baj. L’iniziativa coinvolgerà anche il circolo “Cherìt”.
L’intervento del circolo “Cherìt”
Perché anche quest’anno “M’illumino di meno”? Perché sono passati otto anni dalla pubblicazione dell’enciclica Laudato si’… ma “non reagiamo abbastanza… l’impatto del cambiamento climatico danneggerà sempre più la vita di molte persone e famiglie. Ne sentiremo gli effetti in termini di salute, lavoro, accesso alle risorse, abitazioni, migrazioni forzate e in altri ambiti. (LD, 2) […] Si tratta di un problema sociale globale che è intimamente legato alla dignità della vita umana” (LD, 3) dice papa Francesco.
Tu cosa faresti se la tua casa fosse improvvisamente sommersa da acqua e fango? Se rimanessi senza più acqua potabile? E se fosse un problema che coinvolge tutto il tuo paese, la tua regione? Rimarresti inerte ad aspettare, senza una speranza per il futuro? Oppure cercheresti di andartene? Ogni anno sono 5,7 milioni gli sfollati costretti a spostarsi unicamente per motivazioni ambientali dai paesi più vulnerabili. E se le condizioni non cambieranno i “migranti ambientali” saranno circa 216 milioni entro il 2050. Sì, perché la povertà, la disperazione, la voglia di vivere non hanno confini: no borders! No borders: l’ambiente che dobbiamo difendere (mari, oceani, foreste, ghiacciai…) non ha confini e, allo stesso modo, senza confini deve essere anche l’azione dell’umanità verso la transizione ecologica.
Se questo disastroso cambiamento è stato creato da noi, possiamo fare qualcosa per rimediare. Perché ognuno di noi, dal bambino più piccolo ai potenti della Terra, ognuno può agire concretamente per rendere il pianeta un posto più accogliente e sereno da vivere. “Bisogna prendere coscienza, i veri movimenti nascono dal basso, aiutati anche dall’alto ma se non partono dal basso non si cambierà niente” ci sollecita papa Francesco.
Se ognuno di noi tutti i giorni spegnesse le luci superflue, recuperasse l’acqua che fa scorrere finché non si riscalda, chiudesse il rubinetto mentre si lava i denti, riciclasse un vecchio paio di jeans, modificasse le abitudini negli acquisti e gli stili di vita, ponesse più attenzione negli spostamenti come ci suggerisce Luigi Boscarini con le sue biciclette ma, soprattutto, coinvolgesse chi gli sta attorno, il cambiamento comincerebbe a diventare davvero significativo e duraturo.
In allegato la locandina dell’iniziativa.